WhatsApp Image 2018-09-01 at 13.14.27

Il primo giorno che è arrivata non spiccicava parola, non alzava quasi mai lo sguardo e cercava di farsi vedere il meno possibile.        All’inizio ho pensato di quanto il popolo giapponese sia sempre così timido e di poche parole, l’ho osservata per giorni ed ogni giorno senza arrendermi a tavola le facevo sempre la stessa domanda, forse perchè sapevo che come me all’inizio parlava poco inglese e cercavo di farla sentire a proprio agio, ponendole semplici domande per permetterle di rispondere.

Passata una settimana ha iniziato a parlare di più, eravamo due italiane in casa e due ragazze argentine, e quando arrivava il momento della cena tutti ridevano per la mia solita domanda, tranne lei , penso che non ci sia domanda più bella alla sera di : Com’è andata la tua giornata?

Può sembrare una domanda abbastanza banale ma oltre alla facilità di comprensione in inglese e di facile risposta, penso che sia una della domanda più belle che una persona possa ricevere, alzi la mano a chi non fa piacere sapere che c’è qualcuno interessato alla vostra giornata, a voi!

Ogni giorno la sua risposta era sempre la stessa : Very Good!

Poi dopo giorni ho compreso che non diceva ciò solo per mancanza di conoscenza di altre parole, ma perchè tutte le giornate passate per lei erano davvero qualcosa di speciale ed unico. Perchè?

Beh… Un giorno le chiesi cosa facesse in Giappone, mi rispose che studiava , e le continuai a chiedere cosa facesse oltre allo studio, e appresi che non faceva quasi nient’altro.

A 20 anni non aveva ancora avuto la fortuna di passare una serata con i propri amici, di andare in un pub e godersi una birra a suon di musica nè tanto meno aveva mai visto una discoteca.

I suoi genitori sono molto restrittivi e l’educazione, in generale, in alcune parti della Giappone, è davvero una dura educazione fondata sul prima il dovere e dopo il piacere , non inteso come in Italia ad esempio , prima lo studio e dopo magari puoi uscire fuori casa, ma un significato di gran lunga più ampio non inteso ad una serata ma su un’intera vita: prima lo studio , poi il lavoro , poi piacere.

Mi promisi da quel giorno di farle godere per quelle poche settimane qui i piccoli piaceri della vita, in gran parte quelli elencati prima.

Con estremo stupore e felicità vedevo davanti ad i miei occhi il suo cambiamento, parlava di più , usciva di più con me , aveva piacere nel conoscere la gente, le piaceva bere cocktail, vino e alla fine anche la birra, le piaceva camminare dentro il centro di Oxford, le piaceva sorridere quasi per dimostrarmi la sua gratitudine, anche se non ne avevo bisogno, si aprì così tanto che un giorno ha persino ballato con me e le altre ragazze, se rivedo il video tutt’ora non ci credo.

Arrivò il momento di salutare la mia amica italiana, e per il primo giorno dopo due settimane alla mia solita domanda lei rispose: Sono un pò triste perchè è andata via.

Può sembrare stupido, ma a me veniva da piangere, un pò perchè non me lo sarei mai aspettato, un pò perchè anche io ero davvero triste per lo stesso motivo.

Da quel giorno qualcosa ci ha legato di più e in quella sua ultima settimana uscì la vera e bellissima persona che era in lei, ed era sempre stata, una delle cose più belle con lei è stata quella di tornare un pò bambina e rimanere sorpresa anche io per le piccole cose che ormai ,prima di lei , davo per scontato.

Vi faccio un esempio, ogni sera lei mi accompagnava a portare il cane, era forse una delle cose che le piaceva di più, ed al ritorno ripetevamo sempre lo stesso “gioco” per occupare il tempo: contavamo i ragni che c’erano fuori ad alta voce, due mesi fa avrei definito ciò stupido, ma con lei, non so per quale motivo qualsiasi cosa diventava divertente e piacevole.

Mi accorgo sempre di più di quanto son stata superficiale in questi anni, assegnando un target alle varie etnie non soffermandomi sul perchè loro abbiano certi comportamenti totalmente differente dal mio e del perchè certi miei comportamenti a volte siano per loro motivo di disagio , persino di sconvolgimento,

Arrivammo all’ultimo giorno, gli ultimi giorni a me non son mai piaciuti da quando son qui, lei mi lasciò un pensiero ed una lettera di ringraziamento per tutto ciò che le avevo fatto vivere, penso sia stata una delle più belle lettere ricevute nella mia vita, e son contenta di averle lasciato questo bellissimo ricordo.

Se ora ripenso all’ultimo giorno mi vengono i brividi, non mi sarei mai aspettata che lei piangesse e dicesse certe cose, non mi sarei mai aspettata di quanto lei era così una bella persona , e ora posso fermamente dire che in realtà non è stata solo lei a fare delle nuove scoperte, bensì ringrazio lei per essersi rivelata una delle più belle e dolci scoperte della mia vita.

From Oxford with Love

Sam